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al testo di Marina Pacifici
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Nel sogno dispiego bianche ali al volo
folgorando siderali distanze. Di luce meridiana di primavera e delle nostre antiche risa risuonano nella musica del cuore le ombrose, silenti stanze. Nel sogno valico tutte le barriere. Profuma di perdute carezze il sentiero dei faggi d’autunnali sere. Nel sogno si colmano divari. M’illumino nel tramonto dei tuoi occhi malinconici e cari. Nel sogno dirupano i dolenti confini. Oltre ogni abisso d’assenza al termine della notte polare della nostra solitudine ci destiamo nel bacio dell’aurora inesorabilmente distanti infinitamente vicini. |
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